La crisi dei Rohingya si è inasprita in questi mesi: oltre 816.000 profughi dal Myanmar sono arrivati in Bangladesh, di cui il 60% di loro sono bambini. I campi profughi non sufficienti ad accoglierli e molti di loro vivono ancora in insediamenti precari, come in tende costruite con bambù e teli di plastica, non hanno alcun accesso a cibo, acqua pulita, servizi sanitari. World Vision sta rispondendo a questa crisi umanitaria, portando soccorso a 105.250 persone solo nell’ultimo mese. Il conseguente peggioramento delle condizioni igieniche dei campi profughi in Bangladesh e la mancanza di acqua ha favorito il diffondersi del colera, rendendo necessario un intervento mediante una capillare campagna di vaccinazione nei campi. Non solo, la vita di un bambino rifugiato su quattro è a rischio per malnutrizione. Si stima che siano circa il 50% dei bambini siano stati separati dalla famiglia durante la fuga dal Myanmar. Ora questi piccoli sono deboli e affamati, stanno lottando per trovare cibo, acqua, un riparo, sostegno psicologico e protezione. Hanno assistito, o addirittura sperimentato, la brutalità della violenza, sono a costante rischio di abusi, anche all’interno dei campi profughi. La loro sicurezza è in pericolo e un’azione immediata è necessaria. “La protezione dei minori deve essere al centro della risposta a questa crisi di rifugiati, poiché la tratta di bambini e il traffico di minori sono fenomeni in crescita nella regione. Le vittime sono soprattutto le bambine e le ragazze, più vulnerabili“, afferma Tanzina Akter, Coordinatore Nazionale per la Protezione dei Bambini – World Vision Bangladesh. Razia ha 35 anni ed è fuggita dal Myanmar con i suoi bambini. “La prima settimana abbiamo sempre dormito all’aperto, pioveva e non avevamo neanche una tenda. Volevamo solo fuggire e salvarci. Senza acqua nè cibo, nessun riparo, o medicinali. I bambini erano disidratati e gli è venuta febbre. Ora nel campo abbiamo una tenda di plastica che ci ripara dalla pioggia, ma non è sufficiente per tenere i miei bambini fuori dai pericoli. Una notte, infatti, mentre dormivamo, un uomo è entrato nella nostra tenda e ha preso la mia figlia di 4 anni. Lei ha urlato e l’intruso, spaventato, l’ha lasciata ed è fuggito, ma non siamo riusciti a prenderlo“. Molti, troppi bambini continuano a vivere nell’incertezza e nella paura. Grazie al tuo contributo, World Vision può continuare a portare soccorso ai profughi rohingya e salvare i bambini dalla fame e dalla violenza. Aiutaci, sostieni il nostro progetto Infanzia Senza Violenza. PROTEGGI I BAMBINI RIFUGIATI Pubblicato il 10 novembre 2017 a:4:{i:0;s:65:”/no-alla-violenza-sui-bambiniNO ALLA VIOLENZA SUI BAMBINI “;i:1;s:76:”/cosa-facciamo/risposta-alle-emergenzeCome rispondiamo alle emergenze”;i:2;s:71:”/dona-infanzia-senza-violenzaDona per un’infanzia senza violenza”;i:3;s:85:”/dove-lavoriamo/sostegno-a-distanza-asiaScopri i nostri progetti in Bangladesh”;}