Giornata internazionale contro la violenza sulle donne

I dati pubblicati dalle Nazioni Unite in occasione della Giornata Mondiale contro la Violenza sulle Donne 2016 sono tragici: 1 donna su 3 è stata picchiata, o ha subito abusi nella propria vita. Ogni anno, 60 milioni di ragazze subiscono aggressioni a sfondo sessuale e ad oggi sono oltre 700 milioni sono le spose bambine nel mondo, 125 milioni le bambine sottoposte alla mutilazione genitale femminile. Ma le statistiche non rappresentano tutta la realtà. “La violenza contro donne e ragazze è una violazione dei diritti umani, una pandemia, un grave ostacolo allo sviluppo sostenibile. Impone costi in larga scala sulle famiglie, le comunità e le economie. Il mondo non può permettersi di pagare questo prezzo“. – Ban Ki-moon, Segretario Generale dell’ONU.

 

La violenza contro le donne sembra dilagare: per fermarla dobbiamo alzare la voce e dichiararla inaccettabile, non chiudere gli occhi di fronte alla discriminazione di genere. La violenza contro le donne e le ragazze non è inevitabile. La prevenzione è possibile ed essenziale. La violenza sulle donne si trova ovunque, anche in Europa, dove la percentuale delle donne che hanno subito violenza almeno una volta nella vita varia tra il 13 e il 16%. In Africa e in Asia ci sono paesi dove si sale fino al 67%. In Ghana, ad esempio, 1 donna su 3 è stata vittima di violenza da parte della propria famiglia e nell’ultimo decennio sono stati oltre 110.000 i casi di violenza domestica registrati solo nella capitale Accra. Le forme di violenza sono tra le più disparate: stupri, incesti, molestie e violenze sessuali, matrimoni precoci, mutilazioni genitali, femminicidi, schiavitù sessuale, discriminazione e negazione dei diritti fondamentali (ad esempio per le donne divorziate, o accusate di stregoneria).

 

SALVA LA VITA DI UNA BAMBINA IN GHANA

 

World Vision è impegnata nel mondo a proteggere le donne, a difendere l’uguaglianza di genere e i diritti umani, attraverso azioni mirate e campagne di sensibilizzazione. In Mali, ad esempio, uno dei paesi al mondo dove la pratica dei matrimoni precoci è più diffusa, l’anno scorso abbiamo lanciato una campagna di sensibilizzazione per promuovere l’istruzione come strumento per combattere le unioni forzate. Nel mondo siamo impegnati anche in programmi di protezione minorile, di cui hanno beneficiato 1,48 milioni di adolescenti.

 

Pubblicato: 25 novembre 2016