Il World Water Day è il giorno istituito dalle Nazioni Unite che celebra l’acqua a livello globale, per sensibilizzare e fare la differenza per coloro che nel mondo non hanno accesso all’acqua potabile. L’acqua è infatti al centro dello sviluppo sostenibile, è alla base della riduzione della povertà, della crescita economica e della sostenibilità ambientale. Celebrare il World Water Day significa riconoscere la necessità globale di salvare, conservare e gestire in modo responsabile le risorse idriche per le generazioni future. Ancora oggi la mancanza di acqua potabile è una delle principali cause di morte dei bambini nel mondo. Ogni giorno, circa 1600 bambini muoiono a causa dell’acqua contaminata, in condizioni di igiene quasi inesistenti, un numero più alto persino delle vittime di AIDS e malaria. World Vision Water è partner ufficiale della Giornata Mondiale dell’Acqua. In questa occasione, è stata lanciata la campagna globale “Water Now” per fornire acqua potabile ai bambini in Etiopia, Rwanda, Mali, Zambia, Mozambico. David Clark, ideatore della campagna, ha dichiarato: “Non solo World Vision è la più grande ONG per l’approvvigionamento di acqua pulita nei paesi in via di sviluppo, ma rappresenta anche un ottimo modello per l’approccio olistico [delle proprie azioni]“. Hanno già aderito alla campagna alcune star del mondo della musica, come Alicia Keys, Justin Bieber, Britney Spears, Pharrell Williams. Nel 2013 World Vision ha garantito l’accesso all’acqua pulita a oltre 1 milione di persone nel mondo e oltre 1 milione e mezzo di persone hanno beneficiato di migliori condizioni igieniche. Ogni 30 secondi, una nuova persona ha accesso all’acqua pulita, grazie al lavoro di World Vision in tutto il mondo. Uno studio indipendente del Water Institute della University of North Carolina, condotto su circa 1.000 pozzi costruiti da World Vision nell’Area dell’Afram Plains in Ghana, ha dimostrato che quasi l’80% dei pozzi continua a funzionare ad alti livelli anche dopo 20 anni (lo standard normalmente è tra il 50% e il 70%). Dalla ricerca emerge che questo risultato non è raggiunto solo per la qualità degli elementi costitutivi dei pozzi, ma anche grazie alla formazione che World Vision svolge nelle comunità per la manutenzione e la riparazione degli stessi. World Vision crede che il proprio impegno con le comunità, in cui i progetti durano circa 15 anni, riesca a garantire che le comunità possano gestire in autonomia i pozzi per l’acqua potabile anche a conclusione del progetto. I pozzi, infatti, non appartengono a World Vision, ma alle comunità beneficiarie. Crediamo, infatti, che ogni bambino meriti di avere acqua pulita e ci impegniamo facendo tutto il possibile per risolvere la crisi idrica globale.