Gli ultimi mesi hanno visto violenti scontri in Mali tra le forze Tuareg nella regione Tabankort, che si trova a metà strada tra le città di Kidal e Gao. La situazione nel Nord del Mali è instabile dal 2012 in seguito all’offensiva del Movimento Nazionale per la Liberazione dell’Azawad e degli islamisti che rivendicano l’autonomia della regione. Nonostante l’intervento militare internazionale avviato nel 2013 per ristabilire la sovranità del Mali sui territori sahariani settentrionali, solo in questi giorni si è giunto a un cessate il fuoco. L’accordo tra il Movimento Nazionale per la Liberazione del Azawad (MNLA) e l’Alto Consiglio per l’Unità dei Azawad (HCUA), è stato firmato ad Algeri, dove il 16 febbraio erano cominciati i colloqui di pace promossi dalle Nazioni Unite. Oltre a stabilire un cessate il fuoco immediato, entrambe le parti hanno accettato di “osservare una immediata cessazione di tutte le forme di violenza e di astenersi da atti o commenti provocatori”.I firmatari dell’accordo hanno accettato di “risolvere le cause delle persistenti tensioni nella regione”. Il documento afferma che il governo del Mali e i gruppi armati si sono impegnati a “proseguire i negoziati in buona fede e con spirito costruttivo […] per affrontare in modo sostenibile le tensioni recentemente osservati sul campo“. L’accordo, a cui hanno partecipato per lo più i gruppi Tuareg e non i gruppi collegati ad al-Qaeda, mira a “creare un clima e uno stato d’animo sul terreno favorevole per ulteriori negoziati, che porteranno un accordo globale di pace”. L’obiettivo è quello di portare la pace nel Nord del Mali, che rimane instabile dopo anni di conflitto armato. Ci auguriamo che questo cessate il fuoco possa essere davvero il primo accordo per ristabilire l’ordine in una terra già gravemente colpita da povertà e fame, carenza di acqua potabile e siccità. Lo staff locale di World Vision, che in tutto il Mali lavora in 34 comunità assistendo oltre 67.000 bambini, ora potrà superare le difficoltà di accesso alle aree colpite dal conflitto, diventate ancora più difficili da raggiungere dopo i recenti scontri. Rassicuriamo tutti i nostri sostenitori che il progetto di Diago, che si trova nel distretto di Kati a circa 15 km dalla capitale Bamako, nel Sud del Paese, continua a essere un’area sicura e le attività finanziate da World Vision Italia procedono regolarmente. a:3:{i:0;s:48:”/dona-ora/maliSostieni un bambino in Mali”;i:1;s:67:”/dove-lavoriamo/sostegno-a-distanza-africa/maliDiago in Mali”;i:2;s:58:”/iscriviti-alla-newsletterIscriviti alla newsletter”;}