Il primo ministro indiano, Narendra Modi, ha firmato l’accordo con la premier del Bangladesh Sheikh Hasina a Dacca per lo scambio di 161 enclave: 111 enclave di confine passeranno al Bangladesh e altre 55 all’India. Migliaia di abitanti del Bangladesh fino ad oggi hanno vissuto in più di 50 enclave in India, mentre gli indiani in più di cento aree all’interno Bangladesh. Il passaggio riguarderà oltre 50.000 persone, che potranno decidere dove vivere e quale cittadinanza scegliere, se rimanere nelle loro case o trasferirsi. L’incertezza aveva finora reso queste persone prive di cittadinanza e di accesso ai servizi. Il Bangladesh aveva ratificato l’intesa dopo la sua firma nel 1974, ma l’India non vi aveva mai dato seguito, affermando che era necessaria una modifica della costituzione. Modifica che è stata finalmente approvata il mese scorso. Oltre alla storica intesa, che risolve una disputa risalente ai tempi della partizione dell’India con la fine del dominio coloniale britannico, i due paesi hanno firmato diversi accordi nei settori del commercio, della sicurezza e dell’energia. Sono stati anche inaugurati nell’occasione due servizi di autobus transfrontalieri, che non solo ridurranno di un terzo i tempi di viaggio attraverso il confine, ma rappresentano anche un simbolo della volontà di riavvicinare i due paesi. World Vision Italia ha attivi in Bangladesh tre programmi di sostegno a distanza e due nuovi sono stati avviati quest’anno in India. Nessuna delle comunità di questi villaggi è nelle aree di riferimento dell’accordo. In India, World Vision Italia ha attivi progetti nelle aree di Faridkot (regione di Punjab) e di Faridabad (a sud di Nuova Delhi); in Bangladesh, invece, due progetti sono a nord del paese – Muktagacha e Rangpur – , mentre Barisal si trova a sud.a:3:{i:0;s:60:”/dona-ora/bangladeshSostieni un bambino in Bangladesh”;i:1;s:79:”/dove-lavoriamo/sostegno-a-distanza-asia/bangladesh-barisalVai a Barisal”;i:2;s:74:”/dove-lavoriamo/sostegno-a-distanza-asia/bangladeshVai a Muktagacha”;}