La scuola per dare un futuro ai bambini lavoratori

Circa 126 milioni di bambini nel mondo, ovvero 1 bambino ogni 12, sono esposti a forme di lavoro in condizioni pericolose per la loro salute psicofisica, ad esempio a contatto con pesticidi nei campi, o nel buio delle miniere. Inoltre circa 8 milioni di minori sono sottoposti alle peggiori forme di lavoro minorile, come lo sfruttamento nel commercio sessuale, nel traffico di stupefacenti e l’arruolamento come bambini soldato.

Il lavoro minorile è una realtà strettamente legata alla povertà. Si sviluppa spesso in situazioni familiari difficili, in cui i bambini sono obbligati ad abbandonare la scuola per contribuire all’economia domestica, aiutando i genitori a mantenere l’intera famiglia. 

I più alti tassi di diffusione dello sfruttamento minorile sono presenti in particolare in Africa e in America Latina, dove World Vision ha attivato alcuni dei propri programmi di sostegno a distanza. La strada verso l’abolizione del lavoro minorile è complessa e i programmi di World Vision intervengono su più livelli.

L’educazione è l’arma con cui iniziare a sconfiggere il lavoro minorile. Il progetto Hope For a New Life (Speranza di una nuova vita), in Bangladesh, ha creato un sistema di istruzione non formale che coinvolge centinaia di migliaia di bambini tra gli 8 e i 14 anni che lavorano nei campi o nell’industria tessile. Sono bambini che non possono smettere di lavorare da un giorno all’altro e per questo World Vision propone loro giornate scolastiche brevi per recuperare le lezioni perse, senza alcun costo da sostenere per i genitori. Il programma sta avendo un successo incredibile: la quasi totalità degli iscritti completa il corso triennale e può così accedere alla quarta classe delle normali scuole elementari.

Rendendo accessibile l’istruzione ai bambini costretti a lavorare per aiutare le loro famiglie, si rende possibile per questi bambini, a cui è stato rubato un pezzo di infanzia, di crescere sviluppando le loro capacità e abilità, godendo appieno dei propri diritti e diventando così adulti consapevoli.

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215 milioni i bambini costretti a lavorare”;}