World Vision lancia una campagna globale anti-povertà

Dalla definizione degli Obiettivi di Sviluppo del Millennio, 2 miliardi di persone hanno avuto accesso all’acqua potabile, 700 milioni di persone sono sfuggiti alla morsa della povertà estrema e ogni giorno 14.000 bambini in meno muoiono per cause prevenibili.

 

Con l’avvio dei negoziati intergovernativi di New York, a cui prendono parte i governi che collaborano con le Nazioni Unite, per stabilire la nuova agenda post-2015 che rinnoverà gli Obiettivi del Millennio, sanciti nel 2000 e in conclusione a fine di quest’anno, World Vision lancia una campagna per sensibilizzare i leader rappresentanti e tutta la società civile.

 

Con la campagna di azione post-2015, World Vision vuole affermare l’idea che quasi 1 miliardo di persone possono essere salvate da una vita di estrema povertà se i leader mondiali prenderanno decisioni politiche importanti in relazione alla povertà, alla disuguaglianza e al cambiamento climatico. In passato, inoltre, i bambini non hanno avuto una voce nelle decisioni che li riguardano. L’agenda post-2015 dà al mondo la possibilità di rimediare a questi errori e dare priorità ai bambini.

 

Secondo uno studio dell’Università di Denver negli Stati Uniti, attualmente circa il 17% della popolazione mondiale vive in estrema povertà (con meno di 1,25 $ al giorno), ma se verranno perseguite politiche appropriate questa percentuale potrebbe ridursi al 4% entro il 2030. Tuttavia, se i leader mondiali non riusciranno a cogliere l’occasione dei negoziati intergovernativi post-2015, il numero di persone che vivono in situazioni di estrema povertà aumenteranno.

 

Per questo World Vision si sta impegnando in tutti i livelli di azione post-2015, stimolando un movimento globale di advocacy. Nelle file della campagna, ci sono anche attivisti di alto profilo, tra cui la rock star Bono degli U2, i filantropi Bill e Melinda Gates e l’attore Ben Affleck. World Vision, che fornirà strumenti le linee guida per le comunità al fine di far pressione sui governi in relazione agli obiettivi e alle manovre post-2015, chiede di:

 

Focalizzarsi sui bambini più piccoli: è possibile porre fine alla mortalità prevenibile materna e dei bambini solo se raggiungiamo i bambini più vulnerabili nei loro primi 1000 giorni di vita.

 

Raggiungere i bambini in contesti difficili: i bambini che vivono in paesi colpiti da conflitti o fragili politicamente, sono più vulnerabili e sperimentano la disuguaglianza più estrema. I nuovi obiettivi post-2015 devono raggiungere questi bambini, inserendo obiettivi di pace, inclusione, governance e responsabilità.

 

Proteggere i bambini dalla violenza: un’infanzia sicura è una condizione essenziale per lo sviluppo di società sane, istruite e prospere. Dobbiamo impegnarci a porre fine a tutte le forme di violenza contro bambini, in tutte le situazioni, proteggendo i bambini coinvolti nei conflitti, mettendo fine ai matrimoni precoci e alle peggiori forme di lavoro minorile, realizzando la registrazione mondiale delle nascite.

 

 

Vai al sito della campagna Action 2015 (in inglese): www.action2015.org >>> 

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