Nel mondo si stima che siano oltre 250.000 i minori impiegati nei conflitti armati. Questi bambini sono sfruttati da eserciti statali, paramilitari e gruppi ribelli, come combattenti, messaggeri, spie, rilevatori di mine e sono spesso anche sfruttati sessualmente. Sono minori costretti, rapiti, o addescati, per diventare bambini soldato. Secondo un rapporto dell’UNICEF, oggi 1 bambino su 9 vive in paesi colpiti da conflitti armati. Fra i primi a cui possiamo pensare, Siria, Mali, Repubblica Democratica del Congo, Sud Sudan, ma la lista purtroppo è molto più lunga. Questi bambini sono esposti a molti pericoli, tra cui appunto il reclutamento come bambini soldato e sempre di più sono anche le bambine ad essere arruolate (ormai il 40% dei casi). Sono bambini privati dei loro diritti e della propria infanzia, minori che subiscono traumi fisici e psicologici spesso non recuperabili. PROTEGGI I BAMBINI DALLA VIOLENZA World Vision è impegnata in campagne contro il reclutamento dei bambini soldato nei paesi ove questo crimine è più diffuso. Gestiamo inoltre Centri di Riabilitazione, che forniscono supporto psico-sociale agli ex bambini soldato, traumatizzati e spesso feriti in guerra, al fine di reintegrarli nella società. Accogliamo gli ex bambini soldato garantendogli anche un’istruzione e offrendo loro l’opportunità di accedere alla formazione professionale, perché possano avere un futuro migliore. Mike ha 17 e vive nella Repubblica Democratica del Congo. Mike a soli 11 anni è stato arruolato come bambino soldato dal gruppo armato FPRM, uno dei 30.000 bambini reclutati dal gruppo con la promessa di un buon salario e una vita da combattente. Oggi Mike frequenta un Centro di Riabilitazione per gli ex bambini soldato di World Vision e spera di poter costruire una vita migliore per sé. “Ringrazio World Vision di avermi accettato in questo Centro e sono sicuro che il lavoro che sto imparando mi aiuterà nella vita. Ora sento che la mia vita è qui. Prima avevo sempre paura. In guerra la vita è difficile, la tua vita è continuamente in pericolo, si cerca solo di sopravvivere, non è adatta a dei bambini”, conclude Mike.