In Sierra Leone l’epidemia di ebola ha causato la morte di oltre 3.500 persone. World Vision e altre organizzazioni internazionali hanno lavorato nell’ultimo anno per rispondere all’emergenza e aiutare la popolazione locale. Le comunità dove World Vision lavora sono state tra le prime a essere dichiarate libere dal virus ebola. Con un team di 800 persone sul campo, il Consorzio per le Sepolture ha assicurato durante l’epidemia di ebola una sepoltura dignitosa a 36.533 persone, impedendo che il virus si diffondesse ulteriormente. Altre 17.229 sepolture sono state condotte dal solo personale di World Vision. “Voglio congratularmi con tutti coloro che hanno reso la vittoria contro l’ebola possibile: le altre ONG nostre partner, il governo della Sierra Leone, il personale medico, i leader delle comunità con cui abbiamo lavorato e, non ultimi, i lavoratori che hanno messo le loro vite a rischio in prima linea durante le sepolture per prevenire l’ulteriore diffusione del virus“, commenta Leslie Scott, Direttore Nazionale di World Vision in Sierra Leone. Il paese è sulla strada della ripresa, ma ci sono ancora importanti sfide da affrontare durante la post-epidemia di ebola, tra cui il miglioramento di un sistema sanitario molto fragile. World Vision continua a esortare il governo della Sierra Leone e la comunità internazionale per investire sulle strutture sanitarie e migliorare le competenze del personale medico locale, anche per essere pronti a rispondere a nuove possibili epidemie in futuro. Gli ospedali e i centri sanitari devono essere riforniti di attrezzature e medicinali, mentre parallelamente l’educazione della popolazione in tema di prevenzione non si deve arrestare. ”È stato raggiunto un importante traguardo, ma l’ebola può ricomparire. Sforzi consapevoli devono essere fatti dal governo e dai suoi partner per evitare che vi sia una nuova epidemia”, conclude Leslie Scott.