Ho perso due anni della mia vita da bambino soldato

Avevo 16 anni quando sono stato attirato dalla falsa promessa che sarei stato pagato bene se fossi entrato a far parte del gruppo armato.”

Ma a Mbara* è successo l’esatto contrario e, come altri bambini prima di lui, ha perso la sua adolescenza e la sua spensieratezza.

Mbara oggi ha 22 anni ed padre di due figli, ma quando era solo un ragazzo, è stato rapito e reclutato con l’inganno e la forza da un gruppo armato in Sud Sudan. Come lui, moltissimi altri bambini sono stati costretti, perché spinti dalla povertà.

La povertà: il primo fattore che spinge i bambini ad arruolarsi.

Mbara ha raccontato che una sera, mentre giocava a calcio con gli amici, degli uomini armati li hanno avvicinati promettendo loro che se si fossero uniti al gruppo avrebbero ricevuto 15.000 SSP (33 dollari).

“Appena io e i miei amici abbiamo saputo del denaro, che all’epoca era una cifra enorme per noi, non abbiamo fatto altre domande e ci siamo uniti”.

Pensava che si trattasse di un accordo in cui era facile entrare e uscire in qualsiasi momento. “Per ottenere il denaro promesso, dovevamo seguire gli ordini, cosa che abbiamo fatto innocentemente. Ci hanno dato armi e uniformi e poi sono iniziati gli ordini su cosa fare”, racconta Mbara.

“Ogni volta che ci veniva ordinato di attaccare delle persone, alcune delle quali morivano, passavo i giorni successivi a soffrire di paura, senso di colpa e ansia. Provavo il rimorso che i loro figli fossero diventati orfani a causa mia”, aggiunge.

Anche dopo essere riuscito a lasciare il gruppo ed farsi una nuova vita, Mbara è ancora tormentato dal pensiero che ciò che ha fatto avrebbe potuto avere delle conseguenze sui suoi figli.

Ha raccontato che nell’accampamento in cui sono stati ospitati, i bambini soldato venivano controllati a vista da quegli stessi uomini armati che non hanno mai mantenuto le loro promesse e anzi, hanno cercato di seminare altro odio e paura tra i bambini, minacciando ad esempio la sicurezza delle loro famiglie in caso di fuga.

Come si ricostruisce la vita di un ex bambino soldato?

Per due anni, Mbara è stato costretto a commettere atrocità indicibili fino a quando il National Disarmament, Demobilization and Reintegration (NDDR) del Sud Sudan non lo ha aiutato e liberato dalla prigionia nel 2017.

Al momento del rilascio, gli ex bambini soldato sono stati dotati di carte d’identità per proteggersi da eventuali nuovi rapimenti.

“Ero pieno di gioia quando ho saputo che il comandante aveva registrato il mio nome tra i bambini da rilasciare. Non ho dormito per paura che fosse solo un sogno il mio ritorno a casa”, aggiunge.

L’NDDR ha collaborato con organizzazioni come World Vision per garantire che i bambini soldato rilasciati fossero ospitati in strutture di accoglienza provvisorie e che avessero a disposizione beni di prima necessità come vestiti, cibo e servizi sanitari.

I bambini hanno inoltre ricevuto consulenza e sostegno psicosociale per aiutarli a riprendersi dalla loro traumatica esperienza di bambini soldato.

Mbara ha studiato falegnameria, partecipando al nostro programma di formazione professionale e quando si è diplomato, World Vision gli ha fornito gli attrezzi per avviare la propria attività. “Ora guadagno bene ogni mese con la mia piccola attività di falegnameria”.

Oggi Mbara si batte con forza contro l’adesione dei bambini ai gruppi armati: “Invito i giovani a non sprecare il loro futuro in cambio di denaro. Possiamo realizzare i nostri sogni facendo la cosa giusta. Sto lavorando duramente per provvedere ai miei figli, affinché possano studiare e avere una vita migliore”.

Grazie alla generosità dei sostenitori, World Vision può portare avanti i progetti che contribuiscono a rafforzare i gruppi di protezione dell’infanzia basati sulla comunità, le strutture per la violenza di genere e l’accesso dei bambini e delle donne ai servizi di protezione.

I bambini sono continuamente esposti a gravi rischi di violazione dei loro diritti, alla violenza, allo sfruttamento e agli abusi, ma tu puoi contribuire a proteggerli. Aiuta i bambini che vivono nei luoghi più pericolosi del mondo con una donazione. > Dona ora

* Il nome è stato modificato per proteggere l’incolumità della persona