“La vita è stata tutt’altro che facile”. – AlnourNel vivace insediamento di Abu Gebehia, nel Kordofan meridionale, in Sudan, Alnour e la sua famiglia hanno trovato un barlume di speranza in mezzo alle avversità. Sfollati dal loro villaggio di Angarto a causa di scontri interni, Alnour, sua moglie Aisha e i loro otto figli, insieme alla vedova del fratello di Alnour, Halima, e ai suoi dieci figli, hanno cercato rifugio in questa nuova comunità.Abu Gebehia è una regione nota per il suo clima semi-arido, con un clima caldo e secco che domina la maggior parte dell’anno. Nonostante le dure condizioni, la comunità si dedica alla coltivazione di sorgo, miglio e arachidi e all’allevamento di bestiame come capre e bovini. Tuttavia, la recente crisi in Sudan ha colpito duramente queste attività, lasciando molte famiglie in difficoltà nel sostentamento. La famiglia di Alnour non è stata risparmiata.Fare i conti con una catastrofica crisi umanitariaLa recente crisi in Sudan, esacerbata dalle condizioni verificatesi dopo lo scoppio del conflitto nell’aprile 2023, ha lasciato milioni di sudanesi alle prese con un’estrema insicurezza alimentare. Con la probabilità di perdite significative di raccolti e bestiame e un costante aumento dei prezzi dei generi alimentari, molti sono stati costretti a migrare verso le aree urbane, finendo spesso in insediamenti per sfollati interni. La famiglia di Alnour è tra quelle sfollate e spera di trovare il sostegno necessario per sopravvivere.Un faro di speranzaNel maggio 2024, World Vision in Sudan, in collaborazione con il Programma alimentare mondiale (PAM), è sceso in campo e ha esteso l’assistenza umanitaria a 5.584 beneficiari vulnerabili ad Abu Gebehia, distribuendo 38 tonnellate di cibo, tra cui generi di prima necessità come sorgo, lenticchie, olio e sale, oltre a cibo pronto all’uso: un’ancora di salvezza per le migliaia di famiglie sfollate come quella di Alnour. Nonostante l’assistenza, però, le sfide rimangono.“Di solito prepariamo l’Asida per la nostra famiglia perché è il nostro cibo tradizionale. Ma il cibo si esaurisce rapidamente a causa delle dimensioni della nostra famiglia. Spesso dobbiamo ridurre i pasti a due al giorno o addirittura ridurre le porzioni”. – AishaAlnour e la sua famiglia lottano ogni giorno per far durare il più a lungo possibile le scorte di cibo, eppure, in mezzo a queste difficoltà, c’è una profonda gratitudine.“È così doloroso per me vedere i miei figli soffrire la fame, ma siamo grati al Programma alimentare mondiale e a World Vision per il loro sostegno. Senza di loro, non saremmo sopravvissuti”. – AishaLa vista dei bambini di Alnour che giocano nel campo profughi e della famiglia che condivide un modesto pasto insieme ci ricorda che la resilienza e la speranza persistono anche nei momenti più bui.Alnour e la sua famiglia, insieme a molti altri, continuano a fare affidamento su questo sostegno fondamentale per affrontare le incertezze della loro vita da sfollati. Mettiti anche tu al loro fianco e aiutaci a combattere la malnutrizione. Tutti i bambini, tutte le famiglie e comunità devono godere di buona salute e vivere una vita sana e dignitosa. Dona ora.