Lo scorso 13 marzo, inondazioni e venti fino a 300km/h si sono abbattuti sulle isole a est dell’Australia, danneggiando case e strade. World Vision si è mobilitata immediatamente in risposta all’emergenza del Ciclone Pam, il peggiore che abbia mai colpito il paese, per valutare i danni e distribuire aiuti e primo soccorso, come cibo, acqua potabile, ripari, kit per l’igiene. World Vision è intervenuta iniziando dalla capitale di Vanatau, Port Villa, con la distribuzione di kit igiene e il ricovero di 800 persone. Raggiungere le isole remote è stata invece una grossa sfida, a causa delle barriere geografiche di collegamento. Mike Wolfe, Direttore di World Vision Vanuatu, ha commentato il problema: “Non è solo una questione di raggiungere ogni isola. Una volta raggiunta l’isola, dobbiamo raggiungere la comunità. E ci sono poche strade percorribili. La maggior parte sono semplici sentieri sterrati che ora sono fangosi, probabilmente coperti da alberi abbattuti e forse anche spazzati via nella tempesta.” Chloe Morrison, Grants and Communications Officer a World Vision Vanuatu, descrive la situazione con queste parole: “Abbiamo visto interi edifici e strutture spazzati via, le abitazioni più piccole delle persone comuni non hanno avuto possibilità di resistere a un ciclone forza 5. Interi villaggi sono stati rasi al suolo. Le case sono ora cumuli di legname e talvolta non c’è più neanche quello”. Aggiunge: “Le persone sono rimaste sconvolte dalla forza del vento e dalla portata di devastazione del ciclone. Vanuatu è una delle zone al mondo più esposta alle catastrofi naturali, tifoni, terremoti e tsunami, ma ogni volta è un nuovo evento scioccante.” Ci sono voluti diversi giorni per capire la reale portata della devastazione causata dal Ciclone Pam. Finora, più di 11.000 persona a Tafea, Shefa e Penama hanno ricevuto cibo, distribuito secondo i criteri stabiliti dal governo di Vanuatu, e aiuti non alimentari, come secchi e teloni. Acqua e servizi igienici sono state in questo mese tra le priorità per Vanuatu, dove World Vision ha contributo a riparare i sistemi idrici danneggiati. World Vision lavora a stretto contatto con il governo per pianificare gli interventi dove c’è più bisogno e coordinare la distribuzione degli aiuti in tutto il paese. World Vision sta lavorando anche con l’UNICEF, l’Organizzazione Mondiale della Sanità e il Ministero della Salute per coordinare vaccinazioni di emergenza contro il morbillo. Per la ricostruzione delle case, World Vision sta utilizzando i materiali tradizionali locali e le migliori tecniche costruttive, al fine di ridurre i danni in caso di cicloni futuri. Sono state distribuite anche pentole da cucina, così sarà possibile far bollire l’acqua ed evitare alcune malattie facilmente prevenibili. World Vision ha distribuito anche rastrelli, pale e sementi, insieme all’Organizzazione delle Nazioni Unite per l’Alimentazione e l’Agricoltura (FAO), così molte famiglie hanno potuto ricominciare a lavorare nei loro orti per ricavarne di nuovo un sostentamento alimentare e di reddito. Chloe Morris commenta: “Il Ciclone Pam ha mostrato il peggio di Madre Natura, ma ha permesso di evidenziare il meglio della natura umana. Le foglie ricominciano a germogliare, i bambini ora sono tornati a scuola e si sta cominciando a ricostruire le case, ma il ritorno alla normalità sarà lungo.”a:2:{i:0;s:68:”/cosa-facciamo/risposta-alle-emergenzeRisposta alle emergenze”;i:1;s:58:”/iscriviti-alla-newsletterIscriviti alla newsletter”;}